Pizzeria Viterbo
Dicembre 31, 2021Il ristorante offre specialità di mare e di terra. Tra i piatti serviti spicca il ''tonnarello alla Checcarello'', una prelibatezza che chi assaggia non scorda più. A fare la differenza concorrono tre elementi: la sapienza dello chef, le materie prime di altissima qualità e le ricette della tradizione. Sono questi gli ingredienti che consentono di raggiungere un risultato impeccabile. I fornitori sono selezionatissimi e portano al locale prodotti della terra provenienti da coltivazioni biologiche, in prevalenza a chilometro zero, carni derivanti da allevamenti controllati e pesce ottenuto dalla pesca sostenibile. Da Checcarello non mancano mai i cibi per i tonnarelli: salsicce casarecce, burro, parmigiano, pepe e pasta di casa tagliata in formato curiolo. In realtà, il sapore unico e inconfondibile è dovuto a questi ingredienti più temperanza, esperienza e sapienza, aspetti essenziali che rendono impossibile qualsiasi imitazione. I piatti poveri che erano comuni sulle tavole delle famiglie nel secondo dopoguerra, oggi sono prelibatezze ricercate, magistralmente preparate nella cucina del locale. Alcune pietanze hanno origine medievale e trovano il giusto spazio nel menù del ristorante. Nel tempo il nome del Ristorante Pizzeria Checcarello ha trovato sulle guide gastronomiche di mezza Italia, conquistando una posizione di rilievo proprio per la qualità della sua cucina, attrazione per tutti i palati. Il Ristorante Pizzeria Checcarello ha visto in questi anni una nuova apertura nel cuore di Bagnaia, a Viterbo, ma la sua storia inizia da lontano. Il primo trasferimento nella storica loggia di Piazza XX Settembre risale al 1920. La location unica, all'interno degli spazi delle scuderie del palazzo ducale, proprio sotto il torrione cilindrico posto in fondo al ponte che collega il passaggio a livello con la piazza, rappresenta un valore aggiunto di notevole impatto. Il locale è sempre rimasto nelle mani della famiglia e la gestione è oggi in mano alla terza generazione. Il titolare, Francesco Serafini, porta lo stesso nome del fondatore, che veniva chiamato ''Checcarello'', appellativo che ha dato la denominazione al ristorante. L'obiettivo di Francesco, di sua sorella Elena e di sua cognata Alessia, che lavorano con lui nel ristorante, è quello di rilanciare l'antica tradizione della ristorazione viterbese. La conduzione familiare e le eccellenze del territorio sono i punti di forza, un must apprezzato da ogni cliente. Lo spazio ampio e accogliente, interno ed esterno, offre alla clientela la giusta atmosfera. Il dehor, tra l'altro, è perfetto per ammirare uno degli angoli più suggestivi del quartiere. Il fondatore ha traghettato il locale tra il 1859 e il 1936 rendendolo un punto di riferimento sul territorio, mentre il figlio Ubaldo lo ha fatto conoscere nel resto del Paese. Sebbene il locale abbia cambiato la sua fisionomia, un po' come la città, gli ambienti conservano l'atmosfera di un tempo. Le fotografie, tra arredi classici e moderni, ricordano la storia, mentre il ricco menù e la cortesia del personale fanno vivere il piacere della contemporaneità. Le ricette vengono tramandate, anche con qualche tocco innovativo, per continuare a conquistare i palati dei clienti che arrivano da più parti. Non manca la pasta fatta in casa. Continuano a esserci i salumi caserecci, in particolare la coppa, i crostini con la beccaccia e non solo, polli ruspanti al forno e in padella, abbacchi alla cacciatora e a scottadito, il piccato di vitello, la selvaggina allo spiedo, il maialino, i funghi porcini dei Cimini e tante altre preparazioni. Chi desidera conoscere il menù e soprattutto assaggiarlo è caldamente invitato a prenotare un tavolo e visitare il ristorante pizzeria. Il personale serve con professionalità e cortesia e dispensa consigli, illustrando ogni preparazione. Tutti i clienti escono sempre con il sorriso sulle labbra perché la loro soddisfazione è una priorità per lo staff.